ENTRA
Ristampa T.S.O.L.
su vinile 12”
S.O.A. Records
NOTIZIE
FUORI ORA!
TESTI
affluentehc@libero.it
VIDEO/LIVE
DATE
Gli Affluente si formano ad Ascoli Piceno nel 1992. Il gruppo era formato da Carlo alla voce, Piero alla chitarra ed il fratello Peppe alla batteria (in seguito sostituito da Massimo), Frankie alla chitarra e Giorgio al basso.
Nel 1994 esce il primo EP su 7" dal titolo Logica dominante, per la SOA Records
Nel 1995 è la volta dell' EP su 7" intitolato Moltitudine suina per la Applequince Records (con Pierpaolo alla batteria),
Sempre nel 1995 esce lo split 12" con i Monkeys Factory per la Fabbricabulloni.
Nel 1996 viene registrato T.S.O.L. - Veri suoni della libertà, che però vedrà la luce solo nel 2000 per l' etichetta dello stesso Carlo, la Goddam Church Records. I titoli dei brani (e quello del disco) sono le traduzioni dei nomi dei gruppi della scena hardcore punk americana ed inglese. Nel disco il basso è suonato da Marco e la batteria da Sebastiano.
Nel 1998 Carlo lascia gli Affluente. Al suo posto entra nel gruppo Fabio.
Nel 2000 come già detto esce il Cd T.S.O.L.
Dal 2001 al 2005 ci sono vari cambi di formazione, gli unici stabili sono i due chitarristi Frankie e Piero
Nel 2006 Carlo torna in studio con gli Affluente per la realizzazione del suo ultimo disco con la band: esce, sempre per la SOA Records, l'album Libera fame, che vede in copertina una foto della brigante Michelina de Cesare, compagna del brigante Francesco Guerra, uccisa dall' esercito del Regno d'Italia nel 1868. Il basso nel disco è suonato da Aristide mentre per le parti di batteria torna anche Pierpaolo.
Nel 2007 la formazione è composta da Gabriele alla batteria, Frankie e Piero alle chitarre, Frensis al basso e Gigi alla voce. Inizia un'intensa attività dal vivo, tuttora in corso.
Nel 2008 Gigi lascia il gruppo, Piero passa alla voce ed entra nel gruppo Juri, sempre alla voce, formazione che da allora non è più cambiata.
Nel 2008 gli Affluente pubblicano uno split album su vinile 7" con i Contrasto dal titolo "Insurrezione".
Nel 2011 Uno split album su vinile 12" con i Contrasto, i Ludd, i CGB, i Neid e i Le tormenta dal titolo "Inerzia della catastrofe".
Nel 2012 il doppio CD dal titolo Il Sogno Della Merce.
Un cd contiene 17 nuove canzoni, l'altro tutto il materiale che era uscito su vinile.
Nel 2015 uno split album su vinile 12" con i palermitani Feccia Tricolore.
Nel 2017 uno split su vinile EP 7" con Contrasto, CGB e Ludd.
Nel 2019 pubblicano uno split album (vinile 12" più CD)con gli A Fora De Arrastu.
Esce anche la ristampa su vinile del CD T.S.O.L. per la SOA records.
DISCHI
SPLIT su vinile 12”
(con allegata copia su cd)
coprodotto da
AFFLUENTE e
A FORA DE ARRASTU
in combutta
con 18 etichette D.I.Y.
FIRENZE - CPA - 2019
il sogno della merce
la lobby di dio
BORGO VALSUGANA - TILT - 2010
opus dei
PADOVA - AE ROSE - 2015
ROMA - STRIKE - 2019
FRANCESCA
LIBERA FAME
CIVITELLA - FORTEZZA - 2014
10 crimini al giorno
imola - brigata 36 - 2016
Ristampa T.S.O.L.
su vinile 12”
S.O.A. Records
DATE
Gli Affluente si formano ad Ascoli Piceno nel 1992. Il gruppo era formato da Carlo alla voce, Piero alla chitarra ed il fratello Peppe alla batteria (in seguito sostituito da Massimo), Frankie alla chitarra e Giorgio al basso.
Nel 1994 esce il primo EP su 7" dal titolo Logica dominante, per la SOA Records
Nel 1995 è la volta dell' EP su 7" intitolato Moltitudine suina per la Applequince Records (con Pierpaolo alla batteria),
Sempre nel 1995 esce lo split 12" con i Monkeys Factory per la Fabbricabulloni.
Nel 1996 viene registrato T.S.O.L. - Veri suoni della libertà, che però vedrà la luce solo nel 2000 per l' etichetta dello stesso Carlo, la Goddam Church Records. I titoli dei brani (e quello del disco) sono le traduzioni dei nomi dei gruppi della scena hardcore punk americana ed inglese. Nel disco il basso è suonato da Marco e la batteria da Sebastiano.
Nel 1998 Carlo lascia gli Affluente. Al suo posto entra nel gruppo Fabio.
Nel 2000 come già detto esce il Cd T.S.O.L.
Dal 2001 al 2005 ci sono vari cambi di formazione, gli unici stabili sono i due chitarristi Frankie e Piero
Nel 2006 Carlo torna in studio con gli Affluente per la realizzazione del suo ultimo disco con la band: esce, sempre per la SOA Records, l'album Libera fame, che vede in copertina una foto della brigante Michelina de Cesare, compagna del brigante Francesco Guerra, uccisa dall' esercito del Regno d'Italia nel 1868. Il basso nel disco è suonato da Aristide mentre per le parti di batteria torna anche Pierpaolo.
Nel 2006 la formazione è composta da Gabriele alla batteria, Frankie e Piero alle chitarre, Frensis al basso e Gigi alla voce. Inizia un'intensa attività dal vivo, tuttora in corso.
Nel 2008 Gigi lascia il gruppo, Piero passa alla voce ed entra nel gruppo Juri, sempre alla voce, formazione che da allora non è più cambiata.
Nel 2008 gli Affluente pubblicano uno split album su vinile 7" con i Contrasto dal titolo "Insurrezione".
Nel 2011 Uno split album su vinile 12" con i Contrasto, i Ludd, i CGB, i Neid e i Le tormenta dal titolo "Inerzia della catastrofe".
Nel 2012 il doppio CD dal titolo Il Sogno Della Merce.
Un cd contiene 17 nuove canzoni, l'altro tutto il materiale che era uscito su vinile.
Nel 2015 uno split album su vinile 12" con i palermitani Feccia Tricolore.
Nel 2017 uno split su vinile EP 7" con Contrasto, CGB e Ludd.
Nel 2019 pubblicano uno split album (vinile 12" più CD)con gli A Fora De Arrastu.
Esce anche la ristampa su vinile del CD T.S.O.L. per la SOA records.
SPLIT su vinile 12”
(con allegata copia su cd)
coprodotto da
AFFLUENTE e
A FORA DE ARRASTU
in combutta
con 18 etichette D.I.Y.
TESTI
imola - brigata 36
1996
Vinile 7”
Difficile
credere...
2017
Vinile 7”
Alla vecchia
maniera
2010
CD
Freccia la
fuorilegge
1997
CD
New days
rising
2011
Vinile 12”
Inerzia della
Catastrofe
COMPILAZIONI
2010
CD
Hardcore non
si comanda
2006
CD
Marchingegno
sonoro 3
1994
Vinile 12”
Fabbrika
Bulloni
2012
CD
Punk 4 free
compilation
2009
Vinile 7”
Più veloce
LOGICA DOMINANTE
registrato da:Frankie (chitarra)
Piero (chitarra)
Giorgio (basso)
Massimetto (batteria)
Carlo (voce)
Ecco a voi il 7″ dei grandissimi Affluente: aperto sulle parole di una poesia di Rimbaud (“Democrazia“), perfetto compromesso tra un malessere politico ed esistenziale. Lontani mille miglia, quindi, dai gruppi che fanno di un’identità politica – spesso solo ostentata – l’unica vera bandiera, relengando l’aspetto espressivo ed artistico ad un piano addirittura secondario. Così come nel successivo “Moltitudine suina“, le tematiche del disco sono legate a doppio filo a politica ed aspetto sociale (rapporti umani), esprimendo uno dei concetti cardine degli Affluente, ovvero l’insoddisfazione e la frustrazione che la società moderna instilla, spesso in modo del tutto arbitrario, negli uomini e nelle donne.Carlo Cannella non ha finito di recitare i versi iniziali “La bandiera va al paesaggio immondo, e il nostro gergo soffoca il tamburo” che subito si comincia con “Società affluente”: hardcore diretto e senza fronzoli, che descrive un mondo in cui “siamo condannati al desiderio, a soddisfare l’impulso borghese, schiavi dell’ansia, assillo costante, insoddisfazione, delirio“. Questo aspetto descrittivo è talmente marcato nella band da far pensare quasi ad uno studio d’atmosfera di derivazione letteraria: tant’è che la bellezza del loro approccio, a mio avviso, è ravvisabile nella congiunzione tra testi così profondi e brutalità improvvisa, ravvisabile già nella successiva “Donna, para il culo“. Per evitare fraintendimenti grossolani, nel booklet è riportata la spiegazione del resto, che se la prende con la presa di potere femminile, semplice paravento al servizio di nuove ingiustizie e sfruttamenti: un modello di donna “militarizzata” che arriva a snaturare la sua stessa essenza. Musicalmente il brano è un “inno al pogo” bello e buono, che richiama esplicitamente i fasti del passato – poi citati apertamente nel successivo TSOL.
I due brani successivi parlano di due distinte accezioni di “odio”: “L’odio è la legge dei ricchi per preservare i loro privilegi“, recita la prima “faccia della medaglia”: qui ci si riferisce a quello che “finanzia il capitalismo”, e in definitiva “è la droga dei pazzi” dell’era moderna. Moneta che si ribalta in una nuova variante in “Con dio dalla tua parte“, dove questo termine assume una valenza decisamente più spontanea. Due pezzi che corrono veloci ed intensi dall’inizio alla fine, per un disco hardcore straordinario anche perchè parzialmente “teatrale” – vedi il “pezzo di merda” parlato a fine del terz’ultimo pezzo. “Muori nel dolore“, con il suo approccio così poco easy listening (senza che questo, ovviamente, possa considerarsi un difetto), dedicato nuovamente a chi subisce prepotenze annegando nell’alcool il dispiacere, conclude Logica dominante: siamo nel 1994, e per quanto riguarda gli Affluente lo spettacolo è appena cominciato.
1994
Vinile 7”
S.O.A. Records
Lato porco:
Democrazia
Società affluente
Donna para il culo!
Lato drago:
Legge dei ricchi
Con dio dalla tua parte
Muori nel dolore
da suoni distorti magazine:
registrato da:
Frankie (chitarra) Piero (chitarra)
Giorgio (basso) Massimetto (batteria)
Carlo (voce)
Ecco a voi il 7″ dei grandissimi Affluente: aperto sulle parole di una poesia di Rimbaud (“Democrazia“), perfetto compromesso tra un malessere politico ed esistenziale. Lontani mille miglia, quindi, dai gruppi che fanno di un’identità politica – spesso solo ostentata – l’unica vera bandiera, relengando l’aspetto espressivo ed artistico ad un piano addirittura secondario. Così come nel successivo “Moltitudine suina“, le tematiche del disco sono legate a doppio filo a politica ed aspetto sociale (rapporti umani), esprimendo uno dei concetti cardine degli Affluente, ovvero l’insoddisfazione e la frustrazione che la società moderna instilla, spesso in modo del tutto arbitrario, negli uomini e nelle donne.Carlo Cannella non ha finito di recitare i versi iniziali “La bandiera va al paesaggio immondo, e il nostro gergo soffoca il tamburo” che subito si comincia con “Società affluente”: hardcore diretto e senza fronzoli, che descrive un mondo in cui “siamo condannati al desiderio, a soddisfare l’impulso borghese, schiavi dell’ansia, assillo costante, insoddisfazione, delirio“. Questo aspetto descrittivo è talmente marcato nella band da far pensare quasi ad uno studio d’atmosfera di derivazione letteraria: tant’è che la bellezza del loro approccio, a mio avviso, è ravvisabile nella congiunzione tra testi così profondi e brutalità improvvisa, ravvisabile già nella successiva “Donna, para il culo“. Per evitare fraintendimenti grossolani, nel booklet è riportata la spiegazione del testo, che se la prende con la presa di potere femminile, semplice paravento al servizio di nuove ingiustizie e sfruttamenti: un modello di donna “militarizzata” che arriva a snaturare la sua stessa essenza. Musicalmente il brano è un “inno al pogo” bello e buono, che richiama esplicitamente i fasti del passato – poi citati apertamente nel successivo TSOL.
I due brani successivi parlano di due distinte accezioni di “odio”: “L’odio è la legge dei ricchi per preservare i loro privilegi“, recita la prima “faccia della medaglia”: qui ci si riferisce a quello che “finanzia il capitalismo”, e in definitiva “è la droga dei pazzi” dell’era moderna. Moneta che si ribalta in una nuova variante in “Con dio dalla tua parte“, dove questo termine assume una valenza decisamente più spontanea. Due pezzi che corrono veloci ed intensi dall’inizio alla fine, per un disco hardcore straordinario anche perchè parzialmente “teatrale” – vedi il “pezzo di merda” parlato a fine del terz’ultimo pezzo. “Muori nel dolore“, con il suo approccio così poco easy listening (senza che questo, ovviamente, possa considerarsi un difetto), dedicato nuovamente a chi subisce prepotenze annegando nell’alcool il dispiacere, conclude Logica dominante: siamo nel 1994, e per quanto riguarda gli Affluente lo spettacolo è appena cominciato.
MOLTITUDINE SUINA
da "la città è quieta,
ombre parlano”
di CARLO Cannella:
Fra un concerto e l’altro trovammo anche il tempo di registrare i pezzi per un nuovo disco. Ci furono “commissionati” da un ragazzo che aveva messo su una nuova etichetta, la Applequince. Al telefono mi era sembrato entusiasta del gruppo e abbastanza sincero per meritarsi la mia attenzione. Così registrammo Moltitudine suina in un giorno. Il disco uscì in mille copie nei primi mesi dell’anno seguente, e ancora oggi è il disco più venduto degli Affluente. Fu ristampato tre volte con copertine differenti, ed è rimasto così a lungo nella testa della gente che ad ogni concerto dobbiamo suonare canzoni come Su la testa, Forza Italia e L’Italia ai negri. Appena proviamo a “dimenticarle” qualcuno salta sul palco e non se ne va fino a quando non le suoniamo.
1995
Vinile 7”
Applequince &
S.O.A. Records
Lato A:
Rinneghiamo dio
Un posto chiamato
“me ne frego”
L’Italia ai negri
Bocche incolte
Forza Italia
Lato B:
Su la testa
Missione di piacere
Fantasmi della vita
Non soggetto al cambiamento
registrato da:Frankie (chitarra)
Piero (chitarra)
Giorgio (basso) Pierpaolo (batteria)
Carlo (voce)
Uno spaccato di hardcore punk all’italiana lontano mille miglia dalle logiche easy listening e “commerciali”, e capace di proporsi con testi ironici, schietti e molto, molto diretti.
Un disco intenso, primordiale ed incalzante, caratterizzato da brani che sarebbero in futuro entrati nella storia della band: fuorisce da questo vinile un sano gusto punk per l’insulto e lo sberleffo antiautoritario (“Forza Italia” e la provocatoria “L’Italia ai negri“, ma sarebbe ingiusto non citare le pernacchie di “Bocche incolte“). Continuano a caratterizzare questa chicca hardcore anni 90 il favoloso brano “Su la testa“, un richiamo alla “Moltitudine suina” del titolo: un riff che apre le danze nella maniera più diretta possibile, e che poi degenera in modo totalmente imprevedibile nella parte centrale.
Con i loro continui richiami all’ateismo, al razionalismo ed al disprezzo per il conformismo dilagante, gli Affluente mostrano da subito di avere tutte le carte in regola per proporsi con attitudine intelligente ed originale. Molto spazio viene dedicato allo scottante tema del rapporto uomo donna, caratterizzato da sessismo ed una forma di prepotenza psicologica (“ma non c’è amore, solo il forte ed il debole“, “Missione di piacere“), senza per questo degenerare in vuoti slogan. Chiude i giochi “Non soggetto al cambiamento“, un masterpiece che diventa quasi un manifesto di intenzioni senza degenerare in manie di onnipotenza (“libero, nei miei limiti“).
registrato da:
Frankie (chitarra) Piero (chitarra)
Giorgio (basso) Pierpaolo (batteria)
Carlo (voce)
da "la città è quieta, ombre parlano" di CARLO Cannella:
SPLIT FABBRIKA BULLONI
VIDEO/LIVE
SPLIT
FABBRIKABULLONI
A primavera uscì un disco diviso a metà con i Monkeys Factory di Latina. Fu prodotto dalla Fabbrika Bulloni di Cagliari, un’etichetta che aveva appena dato alle stampe una compilation con i migliori gruppi punk e hardcore italiani di quegli anni. Per motivi che non sono mai riuscito a capire il disco fu distribuito malissimo. In Sardegna potevi trovarlo dappertutto ma nel resto del mondo era una specie di leggenda di cui facevi fatica a rintracciare l’origine. Due anni dopo avremmo deciso di registrare di nuovo i pezzi migliori dello split per inserirli in Veri suoni della libertà, il lavoro più ambizioso e musicalmente importante degli Affluente.
1995
Vinile 12”
Fabbrika bulloni
Lato Affluente:
Declino
La democrazia non fa per me
No
Ti farò male
News management
Al limite
Un aspetto delle cose
Mai! Mai! Mai!
Tribù dei ben vestiti
Credo in me
Ti ricordi?
registrato da:Frankie (chitarra)
Piero (chitarra)
Giorgio (basso)
Pierpaolo (batteria)
Carlo (voce)
da "la città è quieta, ombre parlano" di CARLO Cannella:
1995
Vinile 12”
Fabbrica bulloni Records
Lato Affluente:
Declino
La democrazia non fa per me
No
Ti farò male
News management
Al limite
Un aspetto delle cose
Mai! Mai! Mai!
Tribù dei ben vestiti
Credo in me
Ti ricordi?
T.S.O.L. veri suoni della libertà
TSOL sta per True Sounds Of Liberty, ed introduce efficacemente il divertissement che perdura per tutto l’album, quello di intitolare le canzoni con i nomi (italianizzati) delle bands che costituiscono la bibbia essenziale dell’old school di ogni tempo. Gli Affluente sono una band di contenuti, il che presuppone sia l’avere qualcosa in testa, sia il saperlo esprimere, sia il saperci riflettere sopra. la musica degli Affluente:Si fa presto a dire Old School Hardcore, si minimizza e non è giusto farlo, gli ascolani hanno sempre giocato al proclamare il “fondamentalismo punk/hc” ed al contaminare allo stesso tempo, semplicemente ma con gusto…tanto le cose semplici sono sempre le più belle! TSOL è uno strano ircocervo musicale. E’ densissimo, veloce, sì, le tracce sono spesso unite, incalzano…foga punk, certo, ma non solo. Nell’album si passa da riffs spudoratamente banali (tre, quattro canzoni sono un semplicissimo LA FA SOL) a…crossover, mi vien da dire. Credo che sia la definizione più calzante per svarioni simil rap come “L’America controlla le ricchezze del mondo con il ricatto della potenza militare…”di “Esperimenti Uniti d’America” o recitazioni massimali e borderline stile “Articoli di fede”, mid tempo di maniera come quello di “Codice d’onore”, dissonanze appena accennate ma ad ogni modo soniche genere “Scelta uniforme”, gli accenni “goth stuprato punk” in “7 secondi” ed in generale il continuo ponte tra vecchio e nuovo che copre tutta la durata dell’album, il continuo giostrarsi tra la sudata tradizione punk e la rilettura di questa attraverso vent’anni di musica trascorsa e sventrata in lungo e in largo. Sono una band superiore, gli Affluente, c’è poco da dibattere. Quando li ascolti ti vengono in mente i libri (lì dove per molti altri ensamblement di settore ci si ferma alle bestemmie): la sociologia americana degli anni ’60, gli studi sulla cultura di massa, il pensiero filosofico libertario in secoli di differenti codificazioni, tanto altro. E poi, della voce scuola Youth Brigade di Cannella ne vogliamo parlare? E’ un prete (anarchico ed ateo ma sempre prete), e la sua interpretazione è una liturgia in LA costante. Semplice ed efficacissima. A questo punto la sparo: gli Affluente, e qui potete constatare come il cerchio si chiuda, sono la migliore formazione hardcore-punk old school moderna della penisola italiana.
T.S.O.L. VERI SUONI
DELLA LIBERTà
“C’era una volta un master che per varie traversie rischiava di stagnare nel cassetto, dove giaceva dal 1997. Quei pochi che ne erano entrati in possesso o che l’avevano ascoltato ne riferivano in termini epici, ma nonostante ciò niente si smuoveva…Quando ormai nessuno se l’aspettava più, ta-ta-ta, eccolo finalmente materializzato: meglio tardi che mai! E’ questa l’attesissima opera prima degli Affluente nel formato argentato, venti dirompenti canzoni che sono la fulgida dimostrazione della lucidità e dello spessore del quintetto. I testi sono provocatorie armi puntate contro i meccanismi che sostengono quell’ingranaggio infernale chiamato sistema, espressi in maniera meno sloganistica e più articolata della media (da sempre loro caratteristica), espressi con una intensità davvero palpabile, segno di uno straordinario acume critico contro il quale si scontrerà la nostra coscienza, cibandola letteralmente. Non mi sbilancio affatto dicendovi che questa band e questo disco si pongono fra le massime espressioni hardcore italiane di sempre. Sì, una bomba ideologica-sonora ad orologeria: a voi interiorizzarla ed azionarla. Unici: reale fondamentalismo hardcore”.
2000
Compact disc
Goddam Church
Bandiera nera
Esperimenti uniti d'america
Battaglione di santi
Gli idioti del circolo
Codice d'onore
Approccio negativo
Articoli di fede
Piacere malato
Decontrollo del sistema…
Proprietà del governo
Scelta uniforme
Vuoto
Abuso verbale
Sporchi marci imbecilli
7 secondi
Corrosione della conformità
Causa di morte: adrenalina
Incerti al 76%
Pupazzi di carne
Distorsione sociale
registrato da:Frankie (chitarra)
Piero (chitarra)
Marco (basso)
Sebastiano (batteria)
Carlo (voce)
da "Contro-antagonismo musikulturale":
da "Stewey’s Star":
daLLA FANZINE "Stewey’s Star":
registrato da:
Frankie (chitarra) Piero (chitarra)
Marco (basso) Sebastiano (batteria)
Carlo (voce)
libera fame
HARDCORE
T.S.O.L.
IL SOGNO DELLA MERCE
split fabbrikabulloni
INSURREZIONE
SPLIT CON AFDA
2011
2016
2013
2006
2018
2017
2012
2019
2007
2009
2014
2008
2015
2010
29 Ottobre – Milano – Cascina Torchiera
3 Settembre – Gliulianova – Campetto
2 Luglio – Pomezia – San Maledetto Fest
1 Luglio – Teramo – Torneo Antirazzista
21 Maggio – Cagliari – Sa Domu
20 Maggio – Nuoro -Parco S.Onofrio
16 Aprile – Brescia – Magazzino 57
2 Aprile – Imola – Brigrata 36
25 Marzo – Teramo – Baratto
19 Marzo – Torino – El Paso
18 Marzo – Genova – Buridda
12 Marzo – Castelfidardo
6 Febbraio – Ascoli Piceno – Fuga
23 Gennaio – Lecce – Villa Matta
2 Novembre - Roma - Strike19 Ottobre - Firenze - CPA28 Settembre - Teramo - Sound
13 Luglio - Malalbergo (BO) - La Casona
16 Marzo - Parma - Splinter Club
26 Gennaio - Pescara - Scumm
9 Dicembre – Liedolo – Punky Reggae
8 Dicembre – Faenza – Capolinea
1 Dicembre – Bari –
10 Novembre – Livorno – Ex Caserma
8 Settembre – Ancarano – festa Tizzy
1 Settembre – l’Aquila – Casematte
10 Agosto – Taranto – Rozz Fest 5
28 Luglio – Eboli – Subservice Fest 3
23 Maggio – Ascoli) – A. Antifascista
28 Aprile – Carugate (MI) – Arci Area
31 Marzo – Faenza – Capolinea
25 Febbraio – Torino – El Paso
27 Gennaio – Lugano – CSA il Molino
14 Gennaio – Vetralla – Cantina del Gojo
15 Dicembre - Ascoli - La Bricolla
24 Novembre - Segrate - Baraonda
27 Ottobre - Padova - Grind House
29 Settembre - Ravenna - Spartaco
8 Settembre - Francavilla - Kick the borders
28 Luglio - Viterbo - Tuscia Hardcore
27 Luglio - Ferrara - Distruggi la bassa
30 Giugno - Ostia - Zk Squatt
29 Giugno - Castel del Rio - Rotten River
18 Maggio – Teramo – L’officina
3 Marzo – Segrate – Baraonda
17 Febbraio – Modena – La Scintilla
13 Gennaio – Roma – Acrobax
25 Dicembre – Masseria Valente – Taranto
6 Dicembre – Capolinea – Faenza
2 Novembre – Ex carcere – Jesi
18 Ottobre – Ubik Lab – Treviso
27 Settembre – N. Contaminata 2 – Lozio
1 Giugno – nExt Emerson – Firenze
31 Maggio – ex Mattatoio – Perugia
7 Maggio – Gabba Gabba – Taranto
2 Maggio – Titty Twister – Cagliari
19 Dicembre – Viterbo – HC night
11 Luglio – Pomezia – S. Maledetto Fest
4 Luglio – Padova – Trattoria Ae Rose
13 Giugno – Monza – Boccaccio
6 Giugno – Acilia – Ateneo Occupato
16 Maggio – Trento – Skatepark
25 Aprile – S. Benedetto Tr. – Libera C.
18 Aprile – Lecce – Binario 68
17 Aprile – S. Benedetto Tr. – Magazzeno
28 Marzo – Cremona – Kavarna
14 Marzo – Imola – Brigata 36
7 Marzo – Mantova – La Boje
23 Dicembre – Arezzo – C. g. Onda d’Urto
17 Dicembre – Faenza – Capolinea
14 Novembre – La Spezia – Myday
8 Ottobre – Rimini – Grotta Rossa
14 Agosto – Lecce – Lecce hc IV
25 Giugno – Trento – SK8park
3 Giugno – Asilo Occupato – L’Aquila
28 Maggio – Tilt – Borgo Valsugana
27 Maggio – Smog – Ascoli Piceno
23 Aprile – Anomalia – Palermo
2 Aprile – Csa Capolinea – Faenza
26 Marzo – La Casetta – Martinsicuro
25 Marzo – Mono bar – Pescara
12 Marzo – Telos squat – Saronno
13 Febbraio – CSA Spartaco – Ravenna
12 Febbraio – Circolo Valverde – Forli
5 Febbraio – Taloon – Castel di Lama
1 Dicembre – Strike – Roma
10 Febbraio – Gramigna – Padova
2 Febbraio – T. delle tigri – Montegranaro
26 gennaio – Confino – Cesena
17 Novembre – Scintilla – Modena
27 Ottobre – Grotta Rossa – Rimini
5 Settembre – Forte Guercio – Alessandria
29 Giugno – L’Aquila
30 Marzo – FOA Boccaccio – Monza
13 Dicembre – Ancona – Asilo occupato
1 Novembre – Milano – Rosa Nera
11 Ottobre – Brescia – Magazzino 47
20 Settembre – Bari – Ex Caserma
13 Settembre – Paliano – HC Fest 3
8 Agosto – Civitella del Tr. – La Raje 3
2 Agosto – Trento – Slavina fest 3
14 Giugno – Roma – Tor Vergata
23 Maggio – Ascoli Piceno – P. Matteotti
10 Maggio – Castel di Lama – 2 Malto
12 Aprile – Torino – El Paso
29 Marzo – Imola – Brigata 36
15 Marzo – P. S. Giorgio – Trenino
18 Gennaio – Acilia - Ateneo Occupato
16 Dicembre – Fano – Grizzly
15 Dicembre – Bologna – Skeggia
13 Ottobre – Campobasso - Libertine
30 Settembre – Bari – Ex Caserma
5 Agosto – Lecce – Lecce hardcore
15 Luglio – Pomezia – Punkrazio
1 Giugno – Bologna – XM24
20 Maggio – Roma – Ricomincio dal Faro
25 Aprile – Pescara – Scumm
7 Aprile – Macerata – Casa Galeone
1 Aprile – Modena – Stella nera
4 Marzo – Roma – ExSnia
18 Dicembre – CPO Gramigna – Padova
13 Novembre – Ex Linificio – Lodi
23 Ottobre – Casa dell’Artista – B. Valsugana
15 Ottobre – Orange Rock– Pescara
9 Ottobre – Csoa Ex Mattatoio
18 Settembre – Mezza Canaja – Senigallia
3 Settembre – P. della Verdura – Ascoli
25 Luglio – Campofico occupato – Siena
17 Luglio – Masseria Valente – Taranto
10 Luglio – Serio Rock – Cologno al Serio
18 Giugno – Pirateria – Roma
29 Maggio – Taloon – Castel di Lama
27 Marzo – Gabba Gabba – Taranto
26 Marzo – Spartaco – S. Maria C. V
8 Gennaio – Velvet – Porto d’Ascoli
21 Dicembre – L’Aquila – Asilo occupato
15 Dicembre – Jesi – C.s.l. Fabbri
14 Dicembre – Segrate – C.s.a. Baraonda
10 Novembre – Ascoli Piceno – Fuga
1 Novembre – Roma – Forte Prenestino
31 Ottobre – S. B. Tr. – Libera Comunanza
26 Ottobre – Ancona – Glue Lab
14 Settembre – Ravenna – C.S.A. Spartaco
7 Settembre – Viterbo – Tuscia Hardcore
6 Settembre – Tortoreto – La Strada Fest
22 Giugno – Genova – C.S.A. Pinelli
1 Giugno – Cremona – C.S.A. Dordoni
25 Maggio – Tortoreto – K28
18 Maggio – Alba – Alba Goes Punk
20 Aprile – Prato – Circolo No Cage
30 Marzo – Roma – C.S.A Intifada
29 Marzo – S. Salvo Schiavoni – Bobbys
2 Marzo – Bologna – Circolo Iqbal Masih
16 Febbraio – Alessandria – Subbuglio
9 Febbraio – Bologna – Circolo Iqbal Masih
19 gennaio – Saronno – Telos
11 gennaio – San Salvo – SoleLuna
16 Dicembre – Villaggio Globale – Roma
10 Dicembre – Titty Twister- Porto d’Ascoli
8 Dicembre – Spazio Serra- Pescara
28 Ottobre – Csa Capolinea – Faenza
21 Ottobre – Csa La Scintilla – Modena
29 Settembre – Csa ex Mattaoio – Perugia
22 Luglio – Pannone Mori
8 Luglio - Csa l’Orso – Milano
27 Maggio – Marche HC t – Ancona
19 Dicembre – La Scintilla – Modena
21 Novembre – Rdamayday – La Spezia
20 Novembre – Circolo CEP – Pisa
31 Ottobre – Baraonda – Milano
30 Ottobre – Circolo dei Banditi – Novara
12 Agosto- Rozz Fest 3 – Taranto
10 Agosto – Piazza – Giulianova
31 Luglio – Montenero di Bisaccia
8 Luglio – Cs. Fabbri – Fabriano
23 Maggio – Piazza – Cellino Attanasio
9 Maggio – Newroz – Pisa
2 Maggio – Piazza dei Pini – Silvi Marina
4 Aprile – XM24 – Bologna
28 Marzo – Torre Maura – Roma
21 Marzo – Festa DYI - Ravenna
14 Marzo – Bergamo
2 Novembre - Roma - Strike19 Ottobre - Firenze - CPA
28 Settembre - Teramo - Sound
13 Luglio - Malalbergo (BO) - La Casona
16 Marzo - Parma - Splinter Club
26 Gennaio - Pescara - Scumm
X
VIDEO/LIVE
registrato da:Frankie (chitarra)
Piero (chitarra)
Aristide (basso)
Pierpaolo (batteria)
Carlo (voce)
2006
Compact disc
SOA Records
Dentro me
Un elegante bocca democratica
Piano antigenesi
News management
L’insieme formale del vissuto
Libera fame
Segnato a dito ovunque
Privatizzazione della guerra
Pratiche dell'artificio
Spettacolo del buon governo
La sovranità del riso
Stato di guerra permanente
Morto in arrivo
La totalità del niente
Insieme
LIBERA FAME
da LAMETTE:
La prima cosa che noto di questo disco è la foto di Michelina De Cesare - il più bel brigante donna che l'Italia abbia mai avuto - che troneggia fieramente in copertina, e per contropartita, nel retro, l'immagine del suo cadavere denudato e mutilato dall'esercito piemontese. Perché sì, per chi non lo sapesse, duecento anni fa o giù di lì i neonati CC o altri corpi militari che, similmente, erano stati istituiti appositamente per porre freno all'insurrezione di paesani armati, avevano in uso di fotografare regolarmente i trofei di caccia, talvolta legandoli ad appositi pali in modo che sembrassero ancora vivi, altre volte includendo il battaglione in una bella foto di gruppo vincitori sorridenti contro sconfitti trapassati. Giusto due giorni fa giocherellavo con un set di antichi cacafuoco - ormai ridotti a sterili e inutilizzabili soprammobili da caminetto - e riflettevo sulla probabilità, storicamente non da escludere del tutto, che tra i tanti ciociari datisi a suo tempo alla macchia ci sia stato perché no anche un qualche mio lontano parente. Perché in effetti, poi, per quanto la sabbia scorra sul fondo della clessidra, fortunatamente c'è sempre qualcuno tra tanti che rifiuta uno stato di cose che la massa accetta, e rivendica con i propri mezzi un libero arbitrio che di fatto se si rifiuta la sopraffazione è possibile. In questo senso, anche un supporto audio può sostituire idealmente (e sottolineo idealmente) un archibugio con il cane ormai arrugginito. È sicuramente il caso degli Affluente, hardcore italiano nonstop e no compromise dai primi 80's (cantante e batterista, per la cronaca, erano già parte dei Dictatrista, quindi degli Stige): Libera fame, ultimo capitolo giunto alle stampe dopo cinque anni di silenzio, è a tutti gli effetti un disco di hardcore così come l'ho conosciuto e lo concepisco tuttora io. Riflessivo e autoriflessivo, intransigente e comunicativo senza per questo essere vuotamente autocompiaciuto e sloganistico. Una vera manna dal cielo, che sotterra in un colpo il 98% delle attuali bands nostrane che ci tengono a dichiararsi politicizzate - quasi fosse una professione di fede - e restituisce alla sfera del ridicolo e forse anche del patetico i sermoni sterili che le medesime si mettono sistematicamente in bocca, nel tentativo di attribuirsi una levatura intellettuale che per sfortuna loro e nostra assolutamente non hanno.E se non mi credete, provate a trovare il coraggio di scrivere questo: "La sovranità del riso è una tattica di potere, un gioco tragico. / Predica la pena di vivere e dà consistenza teologica alla trama. / È uno spettacolo che si annuncia ogni volta senza repliche / e che ogni volta si ripete uguale, / una puttaneria intellettuale fra gli applausi dei fans dell'autonomia operaia. / Lo spirito di rivolta deve saper distruggere / l'esaltazione del sacrificio del lavoro. / Deve saper distruggere l'innata chance del potere / di essere obbedito. / Perché lo spirito di rivolta non ha niente a che vedere / con la devianza e la marginalità, / che sono i tratti infantili di un sistema / che si pretende perfetto".
15 mazzate di pura e potentissima vecchia scuola suonata alla grande, con voce vagamente Nations On Fire/Scraps style (caratteristica immutata almeno fin dal 7" "Moltitudine suina", che comprai quando uscì su Applequince credo una decina di anni or sono). Ancora un altro centro secco per la SOA, e senz'ombra di dubbio il miglior disco hardcore italiano del 2006. Avete cinque giorni di tempo per smentirmi.
INSURREZIONE
TSOL Veri suoni della libertà
Dopo sei anni di silenzio discografico, ecco il tanto atteso ritorno degliAffluente con un disco che lascia il segno, connotato da rabbia e potenza sonora inarrivabili.L'attesa dopo il fortunato T.S.O.L. Veri Suoni Della Liberta' e' stata lunghissima, ma il risultato ripaga appieno non lasciando nulla al caso, dall'artwork ai testi, passando per i suoni violenti e veloci senza mai scadere in esperimenti musicali che si allontanano dalla matrice hardcoreQuello che piu' colpisce del suono proposto e' quella originalita' presente, pur non allontanandosi dal fondamentalismo hardcore che li caratterizza tecnicamente; originalita' che si ritrova nei testi che attraverso una sottile ironia lanciano messaggi chiari e diretti nel descrivere tutto cio' che ci circondaSe poi le liriche son arricchite dalla particolare voce (chiara e comprensibile, un evento raro nell'hc) dalla potenza sonora e corposita' incredibili, si puo' gia' immaginare l'impatto che il disco riesce ad avere.Libera Fame e' composto da 15 pezzi, che mai superano i 3', testi esclusivamente in italiano e registrazione magistrale,L'album si apre con un dialogo eloquente tratto da Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, per poi esplodere immediatamente in tutta la sua potenza con "Dentro me", connotato da riff di chitarra e ritmiche serrate che accompagnano splendidamente i cambi della rabbiosa voce; si prosegue con altri due pezzi devastanti "Un'elegante bocca democratica" che alterna alla quasi totalita' delle ritmiche devastanti momenti piu' ragionati e "Piano anti-genesi"altra bella traccia dalla batteria tupatupa e dalle chitarre a tratti pesanti, il tutto condito da liriche pirotecniche "...uno stupratore di bambini ti regala una croce e te la ficca in culo, su su fino a stringere il tuo cervello in una morsa e a ridurlo in pappa, un maniaco hitleriano reclama il suo diritto al domino teocratico del mondo, alle sue fottute cazzate imperiali e ai forzieri della banca vaticana..." Si prosegue con "News managment" brano gia' apparso nello split Fabbrika Bulloni del '95 diviso con i Monkey's Factory, seppur questa nuova versione, riveduta e corretta, appare piu' convincente; e "L'insieme formale del vissuto"un'altra scheggia hc senza fronzoli, breve e diretta. "Libera fame" e' il pezzo piu' bello del disco (anche se e' trovare un pezzo che sia superiore agli altri e' davvero difficile), tecnicamente ineccepibile, cambi di ritmo repentini e senza sbavature, voce urlata e carica di emotivita' e liriche ancora una volta da brividi potenti e rabbiose, "...Potersene andare, far libera fame, rispondere no a una vita, che adopera amore e pieta', famiglia e terra per legarti le mani. Le mani."
Scorron via senza nessun momento di quiete i successivi pezzi al limite con la schizofrenia "Segnato a dito ovunque" e "Privatizzazione della guerra"; un po' piu' ritmata ma non meno incazzata e' invece "Pratiche dell'artificio". Altre gran belle canzoni HC (con H e C maiuscole) sono"Spettacolo del buon governo" dalle ritmiche lestissime che pero' non si fa mancare momenti piu' sfrenati, "La sovranita' del riso" dalla rabbia elevata all'ennesima potenza, piena zeppa di accellerazioni stop e successive ripartenze e liriche ancora una volta funamboliche. Si prosegue con altri due pezzi piu' cattivi soprattutto nelle liriche "Stato di guerra permanente" anch'esso carico di stop'n'go e la rapidissima "Morte in arrivo"che non presenta quasi nessun momento di sosta o calma, scorrendo via come una saetta.
L'album si chiude con "La tonalita' del niente" ed"Insieme"altre due tracce ineccepibili ed esaltanti. Inutile nascondere che questo Libera Fame e' uno dei dischi piu' riusciti di questo primo decennio del nuovo secolo, uno di quei lavori che mantengono vivo lo spirito e l'attitudine dell'hc italiano.Nella sua interezza non presenta nessuna lacuna di sorta, riuescendo a trasportare l'ascoltatore in tutta la sua durata.
da PUNK4FREE:
registrato da:
Frankie (chitarra) Piero (chitarra)
Aristide (basso) Pierpaolo (batteria)
Carlo (voce)
registrato da:Frankie (chitarra)
Piero (chitarra e voce)Frensis(basso)
Gabriele (batteria)
2008
Split Vinile 7”
Cooproduzione
d.i.y.
Lato Affluente:
Antecedenti alla coda lunga
Vita degli uomini infami
Decrescita
Dieci crimini al giorno
INSURREZIONE
I nostri due vecchi lupi di mare, barra a dritta e vento in poppa, continuano il loro viaggio con un antico e mai scalfito entusiasmo, dimostrando come e' possibile portare avanti progetti longevi, senza necessariamente uscire dalla rotta prefissata, arricchendo il proprio bagaglio umano nei porti in cui hanno fatto tappa, imbarcando nuovi compagni e mantenendo soprattutto intatti gli ideali che li avevano ispirati quando decisero di levare l'ancora per la prima volta.
Un 7" compartito insieme, per sottolineare un legame forte fra le due bend, d'amicizia e d'affinita' di pensiero, condividendo una concezione di musica slegata da qualsiasi mentalita' di marketing, di lucro, di sottomissione economica dell'arte che la degradi a puro e vuoto "prodotto di mercato", legandola invece a gesti, incontri umani vissuti, al quotidiano.
"Insurrezione", nella convinzione di punk hardcore ancora come fenomeno scomodo, di reazione, "vettore politico-ideologico", non di musica solo fine a se stessa, ma espressione indomita del proprio pensiero, slegato da logiche istituzionalizzate, furia iconoclasta, naturale diramazione del proprio vivere comune, giorno per giorno.
Si parte: incominciano gli ascolani, privi per la prima volta in un album in studio di Carlo Cannella, cantante storico e voce distintiva nel suono della bend; raccolgono la sfida e ne escono alla grande, hc vecchia scuola, veloce e diretto, suono compatto, una sezione ritmica da paura supporta le sfuriate della chitarra che riversa ondate di emozioni, seguita a ruota dal basso. Quattro calci volanti di Chuck in pieno volto non farebbero lo stesso effetto, difficile riuscire a scegliere un episodio su tutti, messaggi incisivi, ragionati, mantengono immutati i livelli di proposta contenutistica che caratterizza gli Affluente da sempre, mutando si la maniera in cui vengono espressi, ma cosi' come la tonalita' della voce il tutto sembra solo "differente", come sono le persone dopo tutto.
Io personalmente ho notato un intreccio forte nei contenuti espressi partendo da una manifestazione del proprio intento musicale "sempre di nicchia, ma in modo autentico, con le persone contatto fisico", una critica allo stile di vita dell'uomo comune, imprigionato dal suo stesso voler apparire, attacchi feroci alla necessita' di sviluppo economico a tutti costi e lo stravolgimento che quest'imposizione porta: "sviluppo infinito in un mondo finito"..."rallenta" ed infine un grido forte ed alto a riappropriarci di noi stessi, dei nostri istinti, spesso repressi perche' non conformi, non ben visti: "dieci crimini al giorno e saremo nostri”.
registrato da:
Frankie (chitarra) Piero (chitarra e voce)
Frensis(basso) Gabriele (batteria)
2008
Split Vinile 7”
Cooproduzione d.i.y.
Lato Affluente:
Antecedenti alla coda lunga
Vita degli uomini infami
Decrescita
Dieci crimini al giorno
IL SOGNO DELLA MERCE
I nostri due vecchi lupi di mare, barra a dritta e vento in poppa, continuano il loro viaggio con un antico e mai scalfito entusiasmo, dimostrando come e' possibile portare avanti progetti longevi, senza necessariamente uscire dalla rotta prefissata, arricchendo il proprio bagaglio umano nei porti in cui hanno fatto tappa, imbarcando nuovi compagni e mantenendo soprattutto intatti gli ideali che li avevano ispirati quando decisero di levare l'ancora per la prima volta.
Un 7" compartito insieme, per sottolineare un legame forte fra le due bend, d'amicizia e d'affinita' di pensiero, condividendo una concezione di musica slegata da qualsiasi mentalita' di marketing, di lucro, di sottomissione economica dell'arte che la degradi a puro e vuoto "prodotto di mercato", legandola invece a gesti, incontri umani vissuti, al quotidiano.
"Insurrezione", nella convinzione di punk hardcore ancora come fenomeno scomodo, di reazione, "vettore politico-ideologico", non di musica solo fine a se stessa, ma espressione indomita del proprio pensiero, slegato da logiche istituzionalizzate, furia iconoclasta, naturale diramazione del proprio vivere comune, giorno per giorno.
Si parte: incominciano gli ascolani, privi per la prima volta in un album in studio di Carlo Cannella, cantante storico e voce distintiva nel suono della bend; raccolgono la sfida e ne escono alla grande, hc vecchia scuola, veloce e diretto, suono compatto, una sezione ritmica da paura supporta le sfuriate della chitarra che riversa ondate di emozioni, seguita a ruota dal basso. Quattro calci volanti di Chuck in pieno volto non farebbero lo stesso effetto, difficile riuscire a scegliere un episodio su tutti, messaggi incisivi, ragionati, mantengono immutati i livelli di proposta contenutistica che caratterizza gli Affluente da sempre, mutando si la maniera in cui vengono espressi, ma cosi' come la tonalita' della voce il tutto sembra solo "differente", come sono le persone dopo tutto.
Io personalmente ho notato un intreccio forte nei contenuti espressi partendo da una manifestazione del proprio intento musicale "sempre di nicchia, ma in modo autentico, con le persone contatto fisico", una critica allo stile di vita dell'uomo comune, imprigionato dal suo stesso voler apparire, attacchi feroci alla necessita' di sviluppo economico a tutti costi e lo stravolgimento che quest'imposizione porta: "sviluppo infinito in un mondo finito"..."rallenta" ed infine un grido forte ed alto a riappropriarci di noi stessi, dei nostri istinti, spesso repressi perche' non conformi, non ben visti: "dieci crimini al giorno e saremo nostri”.
Gli affluente randellano punk hardcore da venti anni esatti. Musicalmente sono un cazzo di treno e oggi, con due voci complementari, sono ancora più quadrati del passato. Detto ciò, la vera differenza sta nel fatto che sono seri ma non seriosi, visto che citano tanto Baudillarde (Il sogno della merce) quanto Renè Ferretti (La locura). Affatto secondario, per il discorso credibilità: l’essersela guadagnata sul campo permette loro di urlare le storture di ‘sto mondo che va al contrario senza scivolare nella banalità.
Un ulteriore motivo per non perdere il nuovo capitolo del “fondamentalismo hardcore” di Ascoli Piceno è che come bonus c’è un cd con tutte le canzoni uscite solo su vinile tra il 1993 e il 2012.
2012
Compact disc
Anfibio rercords
Hellnation
Reabound action
Lontano Da MeAttraverso Il RifiutoNella Stanza Il Sogno Della MerceIntorno A Tutto Ma AdessoTesta Vuota Sporche Regole Opus Dei Ogni Cosa Io Non L'Ho SceltoTra Lampi Di MiseriaIl MondoLa LocuraUn Tale PiacereIl Nostro SanguinareTutto Nero
registrato da:Frankie (chitarra)
Piero (voce) Juri (voce)
Frensis(basso)
Gabriele (batteria)
IL SOGNO DELLA MERCE
Ci son voluti altri quattro anni per trovarsi tra le mani un full lenght l'occasione giusta per dissipare ogni dubbio su cosa siano oggi gli Affluente. La risposta non tarda ad arrivare dopo appena un paio di ascolti de Il Sogno Della Merce, gli Affluente sono la naturale continuazione, evoluzione se vogliamo, di quello che eran 20 anni fa! Le variazioni ci sono state ovviamente con il trascorrere del tempo, ancora piu' marcate quando la line up subisce defezioni, aquisizioni e assestamenti, ma gli Affluente non sono soggetti al cambiamento ed oggi piu' di ieri rappresentano il fondamentalismo hardcore, l'emblema della vecchia scuola. Frase fatta? Probabilmente. Abusata? Non di certo in questo specifico caso. La nuova formazione vede oltre a Frankie alla chitarra, Francesco al basso e Gabriele alla batteria, la presenza della doppia voce con il consolidamento di Piero e l'ingresso di Juri, due voci complementari e speculari dall'altissimo potenziale ben espresso in questo disco.Il Sogno Della Merce ci offre 17 nuove canzoni veloci e compatte, forse anche piu' che in passato, probabilmente l'album ha un impatto iniziale minore rispetto a Libera Fame, bisogna di piu' tempo per essere masticato e digerito appieno ma, appena cio' avviene, ogni singola nota e parola scagliata contro l'ascoltatore lascia il segno, emoziona e scuote da qualsiasi forma di intorpidimento fisico e mentale.
I testi come in passato non sono mai banali al contrario ragionati e carichi di rabbia, le tematiche anarchiche e libertarie le fan da padrone scagliandosi contro societa' e chiesa, senza alcuna remore di sorta. Musicalmente il prodotto non cambia: velocita' e sezione ritmica forsennate anche se non mancano i cambi di tempo e le parti che fan rifiatare. Tecnica altissima che non sfocia in virtuosismi esasperati.
Ben quaranta minuti di feroce punk hardcore con episodi topici ("Lontano Da Me", "Il Sogno Della Merce", "Sporche Regole", "Opus Dei", "Tra Lampi Di Miseria", "La Locura", "Tutto Nero") e senza alcun passaggio a vuoto, ogni traccia mantiene una qualita' altissima.
Qualita' non data soltanto dal contenuto musicale, infatti, anche le grafiche (con copertina e miniposter di Marco Cannella) con le sue molteplici evocazioni giocano un ruolo, arricchendo di significati tutto il lavoro della band.
Il Sogno Della Merce rappresenta la continuazione e la prosecuzione di quanto fatto dagli Affluente in questi vent'anni, una delle uscite piu' convincenti del 2012 in ambito hc e sicuramente da avere senza indugi.
da punk4free:
da RUMORE:
Devo ammetterlo li aspettavo al varco dopo la dipartita di Carlo Cannella, all'indomani dell'uscita di Libera Fame, mi aspettavo un passo falso della band.
Come dovevan andare avanti e creare pezzi nuovi senza la sua particolare voce nonche' senza uno dei membri fondatori degli Affluente?
Certo han pubblicato gia' uno split con i Contrasto nel 2008 pero' solo quattro buone canzoni non bastavano, troppo breve per giudicare il cambiamento nella band. Ci son voluti altri quattro anni per trovarsi tra le mani un full lenght l'occasione giusta per dissipare ogni dubbio su cosa siano oggi gli Affluente.
La risposta non tarda ad arrivare dopo appena un paio di ascolti de Il Sogno Della Merce, gli Affluente sono la naturale continuazione, evoluzione se vogliamo, di quello che eran 20 anni fa!
Le variazioni ci sono state ovviamente con il trascorrere del tempo, ancora piu' marcate quando la line up subisce defezioni, aquisizioni e assestamenti, ma gli Affluente non sono soggetti al cambiamento ed oggi piu' di ieri rappresentano il fondamentalismo hardcore, l'emblema della vecchia scuola.
Frase fatta? Probabilmente. Abusata? Non di certo in questo specifico caso.
La nuova formazione vede oltre a Frankie alla chitarra, Francesco al basso e Gabriele alla batteria, la presenza della doppia voce con il consolidamento di Piero e l'ingresso di Juri, due voci complementari e speculari dall'altissimo potenziale ben espresso in questo disco.
Il Sogno Della Merce ci offre 17 nuove canzoni veloci e compatte, forse anche piu' che in passato, probabilmente l'album ha un impatto iniziale minore rispetto a Libera Fame, bisogna di piu' tempo per essere masticato e digerito appieno ma, appena cio' avviene, ogni singola nota e parola scagliata contro l'ascoltatore lascia il segno, emoziona e scuote da qualsiasi forma di intorpidimento fisico e mentale.
I testi come in passato non sono mai banali al contrario ragionati e carichi di rabbia, le tematiche anarchiche e libertarie le fan da padrone scagliandosi contro societa' e chiesa, senza alcuna remore di sorta. Musicalmente il prodotto non cambia: velocita' e sezione ritmica forsennate anche se non mancano i cambi di tempo e le parti che fan rifiatare. Tecnica altissima che non sfocia in virtuosismi esasperati.
Ben quaranta minuti di feroce punk hardcore con episodi topici ("Lontano Da Me", "Il Sogno Della Merce", "Sporche Regole", "Opus Dei", "Tra Lampi Di Miseria", "La Locura", "Tutto Nero") e senza alcun passaggio a vuoto, ogni traccia mantiene una qualita' altissima.
Qualita' non data soltanto dal contenuto musicale, infatti, anche le grafiche (con copertina e miniposter di Marco Cannella) con le sue molteplici evocazioni giocano un ruolo, arricchendo di significati tutto il lavoro della band.
Se ancora tutto cio' non basta per onorare il ventennale dalla loro formazione gli Affluente includono un secondo ciddi', ben 34 pezzi rimasterizzati, che racchiude ogni singolo lavoro stampato in versione vinilica nel corso di questi quattro lustri: i due 7" (Logica Dominante e Moltitudine Suina), due split (Fabbrika Bulloni e Insurrezione) ed i cinque pezzi sparsi in compilation (Difficile Credere Ad Una Compilazione Di Old School Italiano, Piu' Veloce e Inerzia Della Catastrofe). Una chicca imperdibile per chi non ha avuto la fortuna di avere tra le mani certi dischi ormai introvabili.
Il Sogno Della Merce rappresenta la continuazione e la prosecuzione di quanto fatto dagli Affluente in questi vent'anni, una delle uscite piu' convincenti del 2012 in ambito hc e sicuramente da avere senza indugi.
HARDCORE
registrato da:Frankie (chitarra) Piero (voce) Juri (voce)
Frensis(basso) Gabriele (batteria)
Split datato Ottobre 2015, quello tra Affluente e Feccia Tricolore. Pubblicato su vinile 12" e digitale grazie ad una vera e propria cordata D.I.Y. (12 le realta' coinvolte nella co-produzione!!!). Quattordici le tracce, equamente divise tra le band, fondamentalismo hardcore a diverse latitudini, Ascoli Piceno vs. Palermo.
Entrambi i combo ci propongono la loro versione di un fortemente sentito hardcore saldamente radicato nella migliore tradizione italiana, Affluente innegabilmente piu' a loro agio con brani scorrevoli ed emozionanti dalle validissime aperture melodiche; mentre la controparte Feccia Tricolore e' alle prese con abrasive asperita' metal e brani piu' strutturalmente quadrati ed aggressivi (piu' una cover Wretched).
Registrati entrambi nel 2014, rispettivamente presso La Baia dei Porci (Affluente) e Circle Of Power (Feccia Tricolore), ci restituiscono una fedele fotografia sonora delle bands, davvero apprezzabile; anche dopo vari ascolti.
I testi, rigorosamente in italiano, mi riportano ad un'epoca (a quanto pare mai passata) nella quale, il peso specifico delle parole occupava una grande importanza sia umana che mediatica nella concezione e composizione della propria musica. Cercare di comunicare una propria visione, piuttosto che una propria vera e propria presa di posizione nel modo piu' poetico ed a volte diretto possibile, regalando cosi' emozioni e forse qualcosa in piu' a tutti quelli che aspettano la fortuna di un battito d'ali per sentirsi piu' vivi dentro e non marcire quotidianamente nel passivo.
Per quante nuove formazioni hc ci possano essere (di nome e non di fatto!), con demo, ep e album registrati si in grande stile ma con poco (o niente) da dire, condividere e far pensare, facendo pendere il piatto della bilancia dal lato della mediocre quantita' (nel migliore dei casi...) a discapito della qualita', ci pensano realta' come quelle di questo benedetto, furioso split a ristabilire un equilibrio che a volte sembra latitare e/o nascondersi dietro troppe sigle d'appartenenza, acronimi, e qualche immancabile X-ray Hotel X-ray Charlie X-ray di troppo...
Grazie Affluente, grazie Feccia Tricolore.
2015
Vinile 12”
Cooproduzione
D.I.Y.
Lato Affluente:
Altri sguardi
Renditi liberoMille volte ancoraPura luceIo non voglioUn quotidiano morto
HARDCORE
da saladdaysmag:
Ritornano ancora una volta gli inossidabili Affluente (la cui mente creatrice fu il leggendario Carlo Cannella, fondatore dei leggendari Stige che nel 1989 incisero uno dei miei album preferiti ovvero ‘Uniti Nell’Abbraccio’, oggi apprezzato scrittore di libri), “Fondametalismo Hardcore dal 1992”. Anche se non ho mai più di tanto seguito le gesta della band di Ascoli Piceno, ho sempre apprezzato la loro dedizione alla causa hardcore. In più li ho visti dal vivo parecchie volte, ed è in quella sede che il gruppo (a mio modestissimo parere) da il meglio di se. Questo nuovo lavoro (condiviso con i più “giovani” Fecce Tricolori) non si discosta di un millimetro dalle precedenti produzioni: rutilante hardcore old schoolin your face<, cantato in italiano e suonato con perizia e quel tocco di ferocia che non guasta mai. I pezzi scorrono via che è un piacere, tutti ad altissima velocità, pieni di cori da cantare a squarciagola (fulgido esempio di ciò il pezzo ‘Pura Luce’). Voce ringhiosa e molto determinata nello sputare critiche contro la società e i suoi usi costumi. I testi come sempre sono assai interessanti, e attraverso metafore, veicolano prese di posizione politiche ben delineate. D’altronde, insieme ai Contrasto, sono uno dei gruppi più rappresentativi di un certo tipo di hardcore con “qualcosa da dire” in Italia.
2015
Vinile 12”
Comproduzione D.I.Y.
Lato Affluente:
Altri sguardi
Renditi liberoMille volte ancoraPura luceIo non voglioUn quotidiano morto
SPLIT CON AFDA
SPLIT CON A.F.D.A.
da RADIOPUNK
Inutile nascondere l’immenso amore che provo per questa band, per musica, testi e attitudine. Gli Affluente ci regalano 6 brani di grande punk hardcore, dinamici e ben studiati. Si comincia con “Un Piccolo Gesto”, brano veloce e che scorre come un fiume in piena, per poi proseguire con “Dottore”, con testo scritto da Alessandra che è un perfetto manifesto contro chi si permette di giudicare e di ostacolare le libere scelte degli individui, in questo caso contro quegli infami degli anti-abortisti. “L’interruzione della gravidanza è un diritto fondamentale!”. Si va poi avanti con “Cosa è Successo”, brano che rallenta i bpm per concentrarsi sull’impatto, e poi con “Genuflettersi” canzone devastante sia per il testo dritto al punto e incisivo contro tutte le religioni “testa alta e sguardo fiero, seguo solo il mio pensiero”, sia per l’incredibile carica e le melodie orecchiabili e allo stesso tempo potenti. Proseguendo troviamo “Francesca”, traccia scritta e anche in parte cantata dalla poetessa “Mariagiorgia Ulbar”, che alza di nuovo la velocità e arriva dritta in faccia come un cazzotto di Tyson. Il testo narra le vicende di una donna che per via del suo comportamento diverso rispetto ai canoni imposti dalla società viene additata come strega. Parole poetiche e ahinoi, ancora attuali. Chiude il disco “I Giudici Vostri” con vari estratti di “Inno Anarchico” di Giovanni Pascoli e con un inserto in theremin a cura di Davide: brano più calmo che ci accompagna al termine in maniera lenta e inesorabile con un’atmosfera da “giorno del giudizio”. Brano a dir poco perfetto per chiudere questo split.
Che dire, A Fora De Arrastu chirurgici, originali e di grande impatto, vista anche la tecnica sublime e le idee ricercate e assemblate minuziosamente e Affluente potenti, unici e sempre sul pezzo, difatti la qualità musicale e dei testi rimane altissima, grazie anche alla formula del doppio cantante. Sul libretto testi leggo: “Che dire? Trovare persone affini e complici che vengono dall’altra parte del mare è un terno al lotto, ma quando capita lo si capisce all’istante, le fatiche e i sacrifici vengono ampiamente ripagati e ne varrà sempre la pena!”. Non posso che concordare con questa frase scritta delle due band, poichè le band si completano a vicenda intersecandosi alla perfezione e rendendo questo disco un capolavoro. Un riconoscimento particolare va ai suoni e a chi li ha curati e ha registrato, mixato e masterizzato ovvero, Fast ‘n’ Loud Records per quel che riguarda gli AFDA e Davide Grotta e Federico di Fast ‘n’ loud per gli Affluente. Split meraviglioso, da avere e da ascoltare a ripetizione!
2019
Vinile 12” + CD
Cooproduzione
D.I.Y
Lato Affluente:
Un piccolo gesto
DottoreCosa è successoGenuflettersiFrancescaI giudici vostri
2019
Vinile 12” + CD
Comproduzione D.I.Y
Lato Affluente:
Un piccolo gesto
DottoreCosa è successoGenuflettersiFrancescaI giudici vostri
Questo split e' condiviso da due band Storiche dell'hardcore alla vecchia maniera di scuola italica, i sardi A Fora De Arrastu e l'unica prova reale dell'esistenza di Ascoli gli Affluente.
Una piccola curiosita' entrambe le band, non nuove agli split, hanno condiviso un album con i palermitani Feccia Tricolore.
Gli Affluente band attiva dal lontanissimo 1992 che, lasciatemelo dire, a distanza di dieci anni non sente piu' minimante la mancanza della voce di Carlo Cannella. Il loro suono in questi sei brani e' piu' attuale e sorprendente pur senza abbandonare quell'attitudine che ha fatto scuola.
Sin dalle prime note di "Un Piccolo Gesto" si e' travolti da un sonorita' compatte, travolgenti e potenti, non mancano riff e assolini. Non cambia lo spartito con "Dottore" che si scaglia con rabbia contro gli obiettori di coscienza, promulgando una sorta di manifesto pro-aborto. A tratti i ritmi si attenuano come in "Cosa E' Successo" e "Genuflettersi" ma la rabbia continua a ribollire, soprattutto in quest'ultima che si scaglia contro tutte le religioni: "mai a mani giunte, mai verso la mecca // mai, mai, mai , mai, mai la kippah in testa // mai, non mi appassiona il testo epico l'impianto // scenico non fa per me in fondo tutte le religioni // sono barriere sono prigioni //mai genuflettersi mai star li a pregare mai genuflettersi // mai."
"Francesa" rialza i ritmi con un testo che e' un racconto su una strega scritto dalla poetessa Mariagiorgia Ulbar, anche lo spazio degli Affluente giunge al termine con "I Giudici Vostri" nel testo c'e' lo zampino di Giovanni Pascoli, musicalmente il brano piu' riflessivo e calmo con una conclusione epica affidata al suono di un theremin, non so se rendo l'idea un theremin!!!
E siamo giunti alla conclusione dello split uscito in vinile (con cd allegato) grazie ad una massiccia co-produzione d.i.y. che comprende diciotto etichette. Tirando le somme il risultato e' quello che uno ci si aspetta leggendo i nomi dei due gruppi coinvolti: potenza, velocita' e impatto assicurati sia dagli A Fora De Arrastu che dagli Affluente, se i primi appaiono tecnici a livello strumentale ma selvaggi a livello di attitudine i secondi hanno dalla loro un marchio di qualita' costruito negli anni, nonche' una buona capacita' di innovarsi e rendersi attuali pur senza snaturarsi minimamente.
Non vi resta che procurarvelo, non ve ne pentirete
Uscito in vinile + CD da pochissimi giorni, è stato coprodotto in maniera DIY da ben 17 etichette (Tuscia Clan, Kattive Maniere, SFA, Anfibio, Impeto, Rumagna Sgroza, Fast ‘n’ Loud, Tpic, Tadca, Oltraggio, Rumori in Cantina, THC DIY, punk4free, klas, Mastice, RockOut Fascism e anche noi!). Sulla copertina campeggia il meraviglioso dipinto di Eugène Samuel Grasset “Tre Donne e Tre Lupi”.
SPLIT con A.F.D.A.